martedì 18 marzo 2014

ecco il testo dell'interrogazione presentata dal senatore Francesco Russo

Interrogazione a risposta scritta

RUSSO - Al Ministro dell’Interno

premesso che:
il Movimento Trieste Libera (MTL) è un movimento che si batte da tempo per il riconoscimento del Territorio Libero di Trieste (TLT);
il TLT fu istituito dal Trattato di Parigi, sottoscritto in data 10 febbraio 1947 e stipulato tra l’Italia e gli altri Paesi aventi preso parte alla Seconda Guerra mondiale;

in base al Trattato, il TLT era riconosciuto dalle Potenze Alleate e dall’Italia, mentre l’integrità e l’indipendenza sarebbero state assicurate dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu;
il Trattato prevedeva inoltre l’istituzione di un regime di amministrazione transitorio, che sarebbe dovuto restare in vigore fino a quando le Nazioni Unite non avessero adottato uno statuto permanente;
nonostante le premesse, gli organi provvisori del TLT non furono mai costituiti e il regime di amministrazione transitoria non fu mai concretamente avviato;
il 5 ottobre 1954, l’Italia e la Jugoslavia siglarono un memorandum di intesa per spartirsi provvisoriamente il Territorio, con il passaggio della Zona A (nella quale sorge il territorio triestino) all’amministrazione italiana e della Zona B a quella jugoslava;
il 10 novembre 1975, l’Italia e la Jugoslavia sottoscrissero il Trattato di Osimo per concordare in via definitiva la spartizione delle due zone, rendendo definitive le frontiere già stabilite con il memorandum del 1954;
secondo il Mtl, il Trattato di Osimo sarebbe affetto da nullità e non avrebbe pertanto modificato il Trattato di pace del 1947, sicché Trieste sarebbe ancora uno Stato indipendente, occupato militarmente ed abusivamente dallo Stato italiano;
considerato che:
come riportato da alcuni organi di stampa, l’8 dicembre 2013 il Mtl ha lanciato un ultimatum all’Italia, chiedendo l’immediato rispetto delle norme sul Porto Libero di Trieste e specificando che «una non-risposta sarà considerata al pari di una risposta negativa, oltre che una manifestazione di totale disinteresse nel futuro di Trieste»;
il 10 febbraio 2014, definito emblematicamente dai militanti come il «Giorno del ricordo dei diritti di Trieste», il Mtl ha organizzato una manifestazione, proprio mentre il presidente del Senato, Pietro Grasso, era in visita alla foiba di Basovizza ed al palazzo del Comune per le commemorazioni legate al Giorno del ricordo;
per bocca di Roberto Giurastante, presidente del movimento, il Mtl si è radicalizzato ed è deciso ad entrare nella «fase due» della lotta indipendentista, per la quale le istituzioni italiane non sono più riconosciute come interlocutrici affidabili e disattendere le loro disposizioni è diventata parte della battaglia;
il Mtl ha annunciato che, se entro il 15 settembre l’Onu non avrà provveduto a nominare un «garante speciale per i diritti del Territorio libero», il movimento procederà all’autodeterminazione;
nel corso della conferenza stampa del 10 febbraio, il presidente Giurastante ha detto che il movimento è pronto a chiedere «l’intervento delle truppe russe» qualora non fosse garantita la smilitarizzazione del TLT, come stabilito dal Trattato di pace;
sul suo blog, in un post intitolato “Ombre russe”, il presidente di MTL scrive: «La Russia, grande esclusa tra i paesi europei extra Ue e al di fuori dell’Alleanza Atlantica, comincia ad alzare la voce: perché dovrebbe essere esclusa, in violazione del Trattato di pace che l'ha vista quale paese vincitore, dall’usufrutto di un porto strategico come quello di Trieste a vantaggio della Comunità Europea concorrente non solo commerciale?»;
il Mtl ha messo a disposizione una task force di intervento, chiamata ad interporsi fra gli indipendentisti e le Forze dell’ordine e paventando altresì il ricorso all’uso della violenza contro queste ultime;
secondo quanto riportato dagli organi di stampa, alcuni militanti del Mtl hanno dichiarato di avere delle armi a disposizione e di essere disposti ad usarle in caso di disordini;
— si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia informato di tali fatti e quali iniziativa intenda assumere per evitare che la situazione possa degenerare, mettendo a serio rischio l’ordine pubblico nella zona triestina.

fonte: ufficio del senatore Francesco Russo presso il Senato della Repubblica Italiana

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