sabato 5 aprile 2014

Attenzione alle date :

questo intervento è del 1991 e il Trattato di Osimo era stato firmato nel 1975, più di quindici anni prima 

( quindi l'esponente democristiano sarebbe stato in contrasto con la sentenza del TAR che sancisce la fine dell'amministrazione provvisoria con il Trattato di Osimo ? )

Estratto dall’intervento di Sergio Coloni, Deputato al Parlamento italiano al Convegno del 22 marzo 1991 a Trieste organizzato dal CNEL e dalla Comunità Alpe Adria

"... Quarto punto: il centro finanziario di Trieste, l'off-shore, la legge parla di centro finanziario e di servizi. Preferisco sottolineare alcune caratteristiche di questo centro. 

E' un centro extradoganale, perché è inserito nel porto franco di Trieste nell'ambito dei punti
franchi di Trieste che, come tutti sanno, sono garantiti dai trattati di pace: quello di San Germano e quello della seconda guerra mondiale, recepiti poi in tutti gli accordi successivi. 

Questo è un dato importante, che ritengo sia importante per la Repubblica austriaca, per la Repubblica cecoslovacca; i rappresentanti di questi paesi qui presenti mi capiscono perfettamente, ma abbiamo visto che è stato un dato importante anche per la Repubblica federale tedesca se è vero come è vero che sono riusciti ad ottenere forti analogie per quanto riguarda la condotta petrolifera verso Ingostadt e mi sembra che altrettanto si appresti a fare la Cecoslovacchia. 
Quindi non è solo un richiamo a carte del passato, ma a una sua operatività extradoganale in questi punti franchi. Si propone lo sviluppo e l'integrazione delle economie dei Paesi dell'Est con i mercati finanziari e internazionali: attività bancarie, assicurative e finanziarie, un'intermediazione al commercio internazionale, operare estero su estero in connessione anche a quella extradoganalità di cui parlavo prima e che dà un buon trattamento fiscale. Sono esenti gli utili prodotti nel centro, le imposte locali sono ridotte al 50%; le imposte indirette sono in cifra fissa, io giudico rilevanti questi sgravi. Certamente qui si farà la nobilita della città che ci ospita e in cui io sono nato, Trieste. Penso che saranno importanti anche i servizi, non mi riferisco solo agli edifici, ma alla ricettività, alla capacità di far crescere questo strumento e di non considerarlo una cosa che si è conquistata per il proprio orticello, ma uno strumento che viene qui per combinazione e che è a disposizione di tutti.
Io penso che garanzia di questo potrà essere il comitato previsto dalla legge che è di grandissimo profilo, con grandi presenze a priori, poi speriamo che queste presenze: ministeri, Banca d'Italia, CONSOB e quant'altre abbiano anche una corrispondenza del pari livello personale. Questo quarto punto di per sé potrebbe intrattenerci una giornata, si tratta di dare un'indicazione complessiva della legge.


Quinto punto: l'apertura di una Borsa a Trieste e a Venezia per contattare le valute dell'area, dice la legge "a condizioni che saranno determinate dal Ministro del Tesoro", buon proposito è di farne qualcosa di più, perché non è che non si traffichi in qualche maniera."

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