IL ROMANZO SUPERA LA REALTA' ? LA REALTA' SUPERA IL ROMANZO ?
"Appena la polizia arriverà, farà un controllo nella zona e si imbatterà in due ferventi indipendentisti da portare in questura per accertamenti. Mi serve un black out di telecamere e comunicazioni per la mezz’ora dopo mezzanotte di giovedì”.
IL COMUNICATO UFFICIALE E UN COMMENTO MOLTO SENSATO *
LA VIDEOCAMERA INSERITA NELLA CENTRALINA TELECOM
VIDEOCAMERE OCCULTATE PER RIPRENDERE I SIMPATIZZANTI DI TRIESTE
LIBERA
Sono arrivati
alle 4.30 di mattina scortati dai Carabinieri. Tecnici della TELECOM che hanno
provveduto ad installare una videocamera all’interno di una centralina situata
nel portone dello stabile di Via Roma 3.Nel portone si
trova un’edicola che distribuisce il materiale informativo di Trieste Libera ed
è molto frequentata dai suoi aderenti e simpatizzanti. Uno dei tanti punti
informativi sulle attività del Movimento indipendentista che stanno crescendo
in città a sostegno delle
azioni per l’affermazione dei diritti dei triestini negati dalle autorità italiane.
azioni per l’affermazione dei diritti dei triestini negati dalle autorità italiane.
Diritti che
l’Italia ha nascosto per decenni in violazione del Trattato di Pace che
sancisce lo status giuridico di Trieste e del suo porto quale “Territorio
Libero”, al di fuori della giurisdizione dello Stato italiano, che qui è solo
un Paese terzo con semplice diritto di amministrazione civile temporanea.
Ed è chiaro che
la diffusione della verità cancellata dalle autorità italiane che qui hanno
instaurato un vero regime di occupazione militare dia fastidio a chi fino ad
ora ha potuto governare al di fuori della legge Trieste ed il suo porto
internazionale distruggendone economia, traffici marittimi e ambiente.
Trieste è stata assoggettata alle tasse dello Stato occupante
vedendosi predare le proprie ricchezze e sottrarre le preziose zone franche.
Furto dopo furto ora si è arrivati all’osso da spolpare prima di lasciare la
carcassa di quella che fu la seconda città dell’impero austroungarico.
Ma il risveglio
dei triestini non più disposti a tollerare il malgoverno italiano preoccupa
fortemente chi all’ombra di San Giusto ha potuto dormire sonni tranquilli
garantendosi con una formidabile rete di corruttele che nemmeno “cosa nostra”
avrebbe potuto studiare meglio.Ed ecco così le misure da puro regime di polizia nei confronti di
chi si difende appellandosi alla legalità. Carabinieri e forze di Polizia
impegnati non contro la cupola mafiosa che governa la città, ma contro chi
chiede il rispetto della legge: è la sintesi perfetta della attuale condizione
dell’Italia.
Nicola Magro E secondo voi, rispettabili membri del TLT,
serve UNA TELECAMERA per capire chi è simpatizzante del movimento? Cioè, dico,
non basta venire qui su facebook e contare le persone che hanno messo mi piace?
o quelle che commentano a favore? Mettiamola così, se per caso l'aveste trovata
nel vostro ufficiio principale in piazza della borsa, ammetto che potrei
comprendere la vostra preoccupazione e indignazione al riguardo, ma è stata
trovata NELLO STABILE dove risiede UN'EDICOLA SIMPATIZZANTE CHE DISTRIBUISCE
MATERIALE INFORMATIVO.
Parliamoci chiaro: la vostra pubblicità non è clandestina e
non passa di soppiatto fra le sussurra della gente in città, il vostro NON è un
movimento insediatosi nei bassifondi della città ed occultato agli occhi
dell'amministrazione triestina, la vostra campagna è aperta, schierata e
gridata ad alta voce ovunque. Che necessità c'è di mettere sotto controllo una
banalissima edicola che distribuisce materiale informativo?
Quella di intimorirvi direte voi. E avete preso paura? No. E
non perchè "siete dalla parte della ragione" o perchè "non vi
fate intimorire" no, semplicemente perchè un atto del genere non è
intimidatorio. Non farebbe paura ad alcun movimento reazionario che si
rispetti.
Al giorno d'oggi disponiamo di talmente tante sorgenti
visive - basti pensare a cellulari, lettori mp3, portatili, tablet, console
portatili... - che forse mi sarei preoccupato maggiormente a NON trovare una
telecamera dietro ad un pannello di uno stabile.
Il punto fondamentale è che se qualcuno volesse veramente
tenervi d'occhio, non sarebbe così idiota da installare una telecamera in un
posto del genere. Esistono metodi MOLTO più sofisticati, informatevi ( e
scoprirete anche che non sono TROPPO COSTOSI perchè le forze dell'ordine se li
possano permettere).
Quello che avete "scoperto" voi (chi mi garantisce
che non l'abbiate messa voi la telecamera?), potrebbe essere in realtà
qualsiasi cosa, come ad esempio un'indagine che non ha nulla a che fare con
voi, della polizia o dei carabinieri, i quali OVVIAMENTE non possono
rivendicare pubblicamente la proprietà del dispositivo: non mi sento in dovere
di spiegarvi cos'è un'operazione "sotto copertura" o
"segreta", spero abbiate visto abbastanza film in tv. Oppure
semplicemente un fidanzato geloso che ha deciso di vedere con chi torna a casa
la ragazza alla sera. Non dite che non sia plausibile perchè ho sentito storie
ben peggiori da quando esiste sta cagata di Facebook, e le avete sentite anche
voi.
Quello che risulta, tirando le somme, da questa notizia
manipolata a vostro piacimento, per quanto mi riguarda è solo che propaganda
fuorviante, altresì conosciuta come pubblicità.
* il comunicato e il commento sono stati condivisi dalla pagina Facebook del Movimento Trieste Libera
Ho chiesto ad uno dei personaggi del romanzo "L'insurrezione di Trieste" un parere su questa notizia delle telecamere. Ho pensato che il più esperto a cui chiedere fosse proprio Fouché. Fouché sostiene che non c'è logica nei ragionamenti e che ne servirebbe almeno un po'. "Vedi, il fatto in se non è importante" sostiene Fouché " in quanto telecamera più telecamera in meno viviamo nell'epoca del Grande Fratello , o meglio del grande Obiettivo, della Grande Cinepresa. Se i dirigenti del Movimento Trieste Libera pensano che si tratti di una strategia mediatica per isolarli ed impaurire i già "paurosi" triestini medi, se pensano seriamente questo farebbero bene a far passare la notizia sotto silenzio. La logica porta a questa conclusione. Torno alle mie rose".
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