mercoledì 5 febbraio 2014

a pagina 172 del romanzo


IL ROMANZO SUPERA LA REALTA' ? LA REALTA' SUPERA IL ROMANZO ?

"Appena la polizia arriverà, farà un controllo nella zona e si imbatterà in due ferventi indipendentisti da portare in questura per accertamenti. Mi serve un black out di telecamere e comunicazioni per la mezz’ora dopo mezzanotte di giovedì”.





IL COMUNICATO UFFICIALE E UN COMMENTO MOLTO SENSATO *


LA VIDEOCAMERA INSERITA NELLA CENTRALINA TELECOM
VIDEOCAMERE OCCULTATE PER RIPRENDERE I SIMPATIZZANTI DI TRIESTE LIBERA
Sono arrivati alle 4.30 di mattina scortati dai Carabinieri. Tecnici della TELECOM che hanno provveduto ad installare una videocamera all’interno di una centralina situata nel portone dello stabile di Via Roma 3.Nel portone si trova un’edicola che distribuisce il materiale informativo di Trieste Libera ed è molto frequentata dai suoi aderenti e simpatizzanti. Uno dei tanti punti informativi sulle attività del Movimento indipendentista che stanno crescendo in città a sostegno delle
azioni per l’affermazione dei diritti dei triestini negati dalle autorità italiane.
Diritti che l’Italia ha nascosto per decenni in violazione del Trattato di Pace che sancisce lo status giuridico di Trieste e del suo porto quale “Territorio Libero”, al di fuori della giurisdizione dello Stato italiano, che qui è solo un Paese terzo con semplice diritto di amministrazione civile temporanea.
Ed è chiaro che la diffusione della verità cancellata dalle autorità italiane che qui hanno instaurato un vero regime di occupazione militare dia fastidio a chi fino ad ora ha potuto governare al di fuori della legge Trieste ed il suo porto internazionale distruggendone economia, traffici marittimi e ambiente.
Trieste è stata assoggettata alle tasse dello Stato occupante vedendosi predare le proprie ricchezze e sottrarre le preziose zone franche. Furto dopo furto ora si è arrivati all’osso da spolpare prima di lasciare la carcassa di quella che fu la seconda città dell’impero austroungarico.
Ma il risveglio dei triestini non più disposti a tollerare il malgoverno italiano preoccupa fortemente chi all’ombra di San Giusto ha potuto dormire sonni tranquilli garantendosi con una formidabile rete di corruttele che nemmeno “cosa nostra” avrebbe potuto studiare meglio.Ed ecco così le misure da puro regime di polizia nei confronti di chi si difende appellandosi alla legalità. Carabinieri e forze di Polizia impegnati non contro la cupola mafiosa che governa la città, ma contro chi chiede il rispetto della legge: è la sintesi perfetta della attuale condizione dell’Italia.    
COMMENTO

Nicola Magro E secondo voi, rispettabili membri del TLT, serve UNA TELECAMERA per capire chi è simpatizzante del movimento? Cioè, dico, non basta venire qui su facebook e contare le persone che hanno messo mi piace? o quelle che commentano a favore? Mettiamola così, se per caso l'aveste trovata nel vostro ufficiio principale in piazza della borsa, ammetto che potrei comprendere la vostra preoccupazione e indignazione al riguardo, ma è stata trovata NELLO STABILE dove risiede UN'EDICOLA SIMPATIZZANTE CHE DISTRIBUISCE MATERIALE INFORMATIVO.

Parliamoci chiaro: la vostra pubblicità non è clandestina e non passa di soppiatto fra le sussurra della gente in città, il vostro NON è un movimento insediatosi nei bassifondi della città ed occultato agli occhi dell'amministrazione triestina, la vostra campagna è aperta, schierata e gridata ad alta voce ovunque. Che necessità c'è di mettere sotto controllo una banalissima edicola che distribuisce materiale informativo?

Quella di intimorirvi direte voi. E avete preso paura? No. E non perchè "siete dalla parte della ragione" o perchè "non vi fate intimorire" no, semplicemente perchè un atto del genere non è intimidatorio. Non farebbe paura ad alcun movimento reazionario che si rispetti.
Al giorno d'oggi disponiamo di talmente tante sorgenti visive - basti pensare a cellulari, lettori mp3, portatili, tablet, console portatili... - che forse mi sarei preoccupato maggiormente a NON trovare una telecamera dietro ad un pannello di uno stabile.

Il punto fondamentale è che se qualcuno volesse veramente tenervi d'occhio, non sarebbe così idiota da installare una telecamera in un posto del genere. Esistono metodi MOLTO più sofisticati, informatevi ( e scoprirete anche che non sono TROPPO COSTOSI perchè le forze dell'ordine se li possano permettere).

Quello che avete "scoperto" voi (chi mi garantisce che non l'abbiate messa voi la telecamera?), potrebbe essere in realtà qualsiasi cosa, come ad esempio un'indagine che non ha nulla a che fare con voi, della polizia o dei carabinieri, i quali OVVIAMENTE non possono rivendicare pubblicamente la proprietà del dispositivo: non mi sento in dovere di spiegarvi cos'è un'operazione "sotto copertura" o "segreta", spero abbiate visto abbastanza film in tv. Oppure semplicemente un fidanzato geloso che ha deciso di vedere con chi torna a casa la ragazza alla sera. Non dite che non sia plausibile perchè ho sentito storie ben peggiori da quando esiste sta cagata di Facebook, e le avete sentite anche voi.

Quello che risulta, tirando le somme, da questa notizia manipolata a vostro piacimento, per quanto mi riguarda è solo che propaganda fuorviante, altresì conosciuta come pubblicità.

* il comunicato e il commento sono stati condivisi dalla pagina Facebook del Movimento Trieste Libera

1 commento:

  1. Ho chiesto ad uno dei personaggi del romanzo "L'insurrezione di Trieste" un parere su questa notizia delle telecamere. Ho pensato che il più esperto a cui chiedere fosse proprio Fouché. Fouché sostiene che non c'è logica nei ragionamenti e che ne servirebbe almeno un po'. "Vedi, il fatto in se non è importante" sostiene Fouché " in quanto telecamera più telecamera in meno viviamo nell'epoca del Grande Fratello , o meglio del grande Obiettivo, della Grande Cinepresa. Se i dirigenti del Movimento Trieste Libera pensano che si tratti di una strategia mediatica per isolarli ed impaurire i già "paurosi" triestini medi, se pensano seriamente questo farebbero bene a far passare la notizia sotto silenzio. La logica porta a questa conclusione. Torno alle mie rose".

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